Progetto "L'abbiamo imbroccata"

CALTANISSETTA, 8 FEBBRAIO 2020 - Entra nel vivo il progetto “L’abbiamo imbroccata” promosso da Legambiente Caltanissetta: in sei ristoranti situati a Caltanissetta, in zone a distribuzione 24 ore su 24,  verrà servita ai clienti acqua corrente in caraffa anziché quella contenuta nelle bottiglie di plastica.  Un contributo concreto per provare ad invertire quella tendenza all’usa e getta - che tanto costa in termini di sostenibilità ambientale - che attualmente vede l‘Italia secondo Paese al mondo per consumo-pro capite di acqua imbottigliata.

Presentato lo scorso mese di dicembre al “Salus Festival”, il progetto “L’abbiamo imbroccata” è il frutto di una convenzione sottoscritta tra Legambiente Caltanissetta, l’ASP di Caltanissetta e Caltaqua - Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integratore il territorio della provincia di Caltanissetta.  
I sei esercizi pubblici che hanno aderito in questa fase iniziale sono “La Baita”, “Sale e Pepe”, “Saporiso”, “Ammuttamu”, “Corona” e “13Undici”. I ristoratori che hanno sposato l’iniziativa hanno anche scelto di metterci la faccia prestando i loro volti per la campagna di sensibilizzazione di lancio del progetto che vuol essere un contributo al consolidamento di una cultura dei consumi improntata su modelli di equilibrato utilizzo delle risorse ambientali. In questo contesto anche Caltaqua, nel solco di una più che collaudata tradizione di straordinaria attenzione alle tematiche green, ha messo in campo operazioni di sensibilizzazione rivolgendosi, soprattutto, ai più giovani e al mondo della scuola in particolare. In calendario una serie di iniziative, anche con Legambiente, per accendere i riflettori su virtuosi comportamenti all’insegna della messa al bando di ogni spreco o utilizzo improprio delle risorse idriche.
Il progetto “L’abbiamo imbroccata” prevede, inoltre, che ASP, Caltaqua e Legambiente garantiscano ogni mese il prelievo di campioni dell’acqua erogata direttamente dal rubinetto dei ristoranti coinvolti in questo esperimento-pilota. Questi sei locali - ma il numero è destinato a crescere ulteriormente -saranno facilmente riconoscibili in quanto esporranno sulle porte di ingresso e nei principali varchi di accesso delle specifiche vetrofanie identificative.